Per alcuni di noi, occuparsi di autismo è un impegno quotidiano. Per me è un tema delle mie ricerche, come esperto del comportamento umano. Studio i bambini autistici per comprendere come apprendono ed elaboro ipotesi di programmi di intervento, che verifico alla luce della prassi sperimentale, con la medesima rigorosa metodologia che ha portato l’uomo sulla Luna, che ci ha dato gli antibiotici e che ci ha chiarito negli anni che possiamo disegnare interventi efficaci: è il metodo scientifico. Al momento, l’unico metodo indicato anche dalle linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità Italiano per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico, con dimostrata efficacia, è noto come Analisi Comportamentale Applicata, o col suo nome originale anglosassone di Applied Behavior Analysis (o ABA).
In questo dettagliato articolo, la dott.ssa Elisa D’Amato, Psicologa Analista del comportamento BCBA, nostra consulente per il PROGETTO AUTISMO PER TUTTI, ci illustra in modo chiaro ed esaustivo i punti chiave del metodo ABA, l’analisi comportamentale applicata. Lo scopo dell’articolo è ripercorrere la storia della “applied behavior analysis” e di illustrarne i principi cardine per cercare di superare alcune misconcezioni che ancora permangono rispetto a questa metodologia.